La UOSD Medicina Nucleare è una struttura semplice dipartimentale in seno al Dipartimento della Diagnostica ed Assistenza Farmaceutica.
Gli esami di medicina nucleare richiedono la somministrazione di piccole quantità di sostanze radioattive, il cui destino metabolico è in grado di svelare numerose patologie.
Le sostanze radioattive vengono abitualmente iniettate in una vena del braccio. Dopo un periodo di attesa più o meno lungo a seconda del tipo di indagine, viene effettuato l’esame (che in termine tecnico si definisce scintigrafia). Non è quasi mai necessario spogliarsi, gli esami sono quasi sempre eseguiti in posizione coricata.
Lo strumento che viene impiegato (la gammacamera), a differenza delle strumentazioni a raggi X, non emette radiazioni ma rileva le radiazioni emesse dal paziente dopo l’iniezione: per questo motivo, contrariamente alle indagini radiologiche, la quantità di radioattività assorbita è fissa e non dipende dalla durata dell’esame, né dal numero di immagini ottenute.
Gli esami effettuati non sono pericolosi perchè la quantità di radiazioni ricevuta dal paziente è molto piccola e le sostanze iniettate non hanno mai effetti tossici e non danno generalmente luogo a reazioni allergiche.
Lo stato di gravidanza costituisce una controindicazione assoluta all’esecuzione degli esami scintigrafici solo nei primi tre mesi di gestazione. In ogni caso, se si sa di essere incinte o si ritiene di poterlo essere, è indispensabile avvertire il personale del reparto prima che venga effettuata l’iniezione della sostanza radioattiva.
Relativamente all’allattamento, esiste la possibilità che la sostanza radioattiva iniettata venga secreta con il latte. Anche in questo caso è necessario informare il medico del servizio prima dell’esecuzione dell’esame, per stabilire il comportamente più corretto da seguire.
Anche i bambini possono sottoporsi a questi esami, in tal caso vengono impiegate quantità ridotte della sostanza radioattiva, in rapporto al loro peso corporeo: abitualmente la dose di radiazioni assorbita dal bambino risulta inferiore o al massimo uguale a quella di una comune radiografia.
Il tempo di attesa prima di cominciare l’esame dipende dal tipo di esame che deve essere eseguito e può variare da qualche minuto a qualche ora: per questo motivo può capitare che pazienti che arrivano in reparto più tardi eseguano l’esame per primi.
Generalmente non è necessaria alcuna particolare preparazione; se il paziente deve presentarsi a digiuno viene preavvertito nel momento in cui viene fissato l’appuntamento.
Per alcuni esami è necessario sospendere l’assunzione di determinati farmaci: questa possibilità viene sempre concordata con il medico al momento della prenotazione dell’esame.
L’esecuzione degli esami non è assolutamente dolorosa: l’unico momento critico consiste nell’iniezione endovenosa del radiofarmaco.
Gli esami scintigrafici e le sostanze per essi utilizzate non provocano praticamente mai alcuna reazione spiacevole o indesiderata:è possibile quindi tornare a svolgere le proprie normali attività senza alcun problema. È viceversa raccomandabile evitare di avere contatti prolungati e ravvicinati con i bambini per il resto della giornata.
Per la maggior parte degli esami di medicina nucleare non è necessaria alcuna complicata procedura di preparazione, anche se alcune semplici norme rendono le indagini più valide dal punto di vista tecnico.
Servizi / Attività erogate
I servizi / attività erogate dalla UOSD Medicina Nucleare sono riportati di seguito, contestualmente alla modalità di svolgimento dell’esame:
- Scintigrafia renale;
- Scintigrafia ossea;
- Scintigrafia tiroidea;
- Scintigrafia delle ghiandole salivari;
- Scintigrafia polmonare perfusionale;
- Scintigrafia miocardica perfusionale.
Scintigrafia renale
Per preparasi alla scintigrafia renale è molto importante essere ben idratati. Per assicurare un elevato flusso urinario si raccomanda di bere molto già nelle ore precedenti l’esame, assumendo preferibilmente acqua (almeno 3/4 di litro). Il digiuno non è necessario, si può pertanto fare colazione, tranne quando sia previsto il test con captopril, che richiede il digiuno. Per questo esame non sono note controindicazioni né effetti collaterali di rilievo. In ogni caso è buona norma, prima di qualunque iniezione endovenosa, riferire di eventuali reazioni allergiche subite in passato.
Svolgimento dell’esame: è molto importante portare con sé i referti di precedenti indagini strumentali e di laboratorio (Tac, urografie, ecografie, scintigrafie, dosaggi ematochimici) inerenti la patologia allo studio.
Il tempo necessario per l’esame, che inizia contestualmente all’iniezione del radiofarmaco, è di circa 40 minuti. Il paziente deve stare disteso sul dorso per 30 minuti, dopo di che viene invitato a svuotare la vescica; infine torna sul lettino per eseguire l’ultima scintifoto a vescica vuota.
Il test farmacologico (quando previsto) comporta un prolungamento della durata dell’esame; nel caso del test con furosemide (lasix) la durata raggiunge i 90 minuti, estendendosi l’osservazione oltre la scintigrafia sequenziale standard; nel caso del test con captopril il paziente si deve presentare 1 ora prima dell’inizio dell’esame, dovendo assumere il farmaco in condizioni controllate.
Scintigrafia ossea
Per sottoporsi alla scintigrafia ossea non è richiesta alcuna preparazione specifica, si può pertanto fare colazione; è però necessario mantenere un elevato stato di idratazione per tutta la mattinata assumendo una cospicua quantità di liquidi sia prima che dopo l’esame e cercando di urinare frequentemente; ciò aiuta a smaltire la radioattività in eccesso.
Poichè il tempo necessario per l’indagine è di circa 3-4 ore, appare opportuno prevedere una scorta d’acqua. Qualora venga impiegata la metodica trifasica, le prime due fasi seguono immediatamente la somministrazione del radiofarmaco mentre le immagini tardive vengono acquisite dopo almeno tre ore, dopo la scansione total body.
È quindi buona norma armarsi di pazienza e portare con sé qualcosa da leggere.
Per questo esame non sono note controindicazioni né effetti collaterali di rilievo. n ogni caso è buona norma, prima di qualunque iniezione endovenosa, riferire di eventuali reazioni allergiche subite in passato.
Svolgimento dell’esame: è molto importante portare con sé i referti di precedenti indagini strumentali e di laboratorio (Tac, urografie, ecografie, scintigrafie, dosaggi ematochimici) inerenti la patologia allo studio.
L’indagine viene abitualmente eseguita con metodica total body con gammacamera a doppia testata, cioè con due scansioni longitudinali di tutto lo scheletro in una singola passata; se necessario si acquisiscono scintigrammi mirati in posizioni adeguate; la durata della acquisizione total body è di circa 12-15 minuti; quella dei singoli segmenti è variabile fra i 5 ed i 15 minuti.
In casi particolari, quale completamento diagnostico, può essere eseguita una acquisizione SPET (20-30 minuti).
Scintigrafia tiroidea
Per sottoporsi alla scintigrafia tiroidea non è richiesta alcuna preparazione specifica, si può pertanto fare colazione. Se contestualmente alla scintigrafia devono essere eseguiti anche i dosaggi ormonali è previsto il digiuno dalla mezzanotte.
Il prelievo deve obbligatoriamente essere effettuato prima della scintigrafia.
Per questo esame non sono note controindicazioni né effetti collaterali di rilievo. n ogni caso è buona norma, prima di qualunque iniezione endovenosa, riferire di eventuali reazioni allergiche subite in passato.
Svolgimento dell’esame: è molto importante portare con sé i referti di precedenti indagini strumentali e di laboratorio (Tac, urografie, ecografie, scintigrafie, dosaggi ematochimici) inerenti la patologia allo studio.
Il tempo necessario per l’indagine è di circa 30 minuti. Dopo l’iniezione del tracciante radioattivo occorre attendere circa 15-20 minuti, dopo di che l’acquisizione delle immagini richiede tra i 5 ed i 10 minuti.
L’indagine viene eseguita in posizione supina, cona gammacamera a testata singola. Viene abitualmente acquisita una sola immagine; se ritenuto necessario si acquisiscono scintigrammi mirati in posizione adeguata.
Scintigrafia delle ghiandole salivari
Per sottoporsi alla scintigrafia delle ghiandole salivari non è richiesta alcuna preparazione specifica ma si deve rimanere a digiuno. L’esame prevede una fase di stimolazione della saliva con acido citrico: è pertanto necessario portare da casa 2 limoni, il cui succo verrà somministrato al paziente nel corso dell’indagine.
Per questo esame non sono note controindicazioni né effetti collaterali di rilievo. In ogni caso è buona norma, prima di qualunque iniezione endovenosa, riferire di eventuali reazioni allergiche subite in passato. è molto importante portare con sé i referti di precedenti indagini strumentali e di laboratorio (Tac, urografie, ecografie, scintigrafie, dosaggi ematochimici) inerenti la patologia allo studio.
Svolgimento dell’esame: Il tempo totale per l’indagine è di circa 60 minuti. L’esame si svolge in tre fasi: la prima prevede una iniezione intramuscolare di atropina, farmaco che provoca il blocco farmacologico della salivazione; dopo circa 20 minuti inizia l’esame scintigrafico della durata di 40 minuti, nel corse del quale si dovrà bere il succo di limone precedentemente preparato.
L’esame viene eseguito in posizione supina, come gammacamera a testata singola e richiede una certa dose di pazienza e collaborazione.
Scintigrafia polmonare perfusionale
Per sottoporsi alla scintigrafia polmonare perfusionale non è richiesta alcuna preparazione specifica ma poiché nel nostro centro questi esami sono abitualmente effettuati nel primo pomeriggio, è preferibile consumare un pasto leggero intorno alle ore 12.00-12.30, per consentire un sufficiente svuotamento dello stomaco.
Per questo esame non sono note controindicazioni né effetti collaterali di rilievo ma poiché vengono utilizzate sostanze derivate dal plasma umano è buona norma riferire al medico di reazioni allergiche subite in passato dopo iniezioni endovenose o dopo trasfusioni.
Tale suggerimento riveste una particolare importanza per quei pazienti che per le proprie convinzioni religiose siano contrari alle trasfusioni.
È molto importante portare con sé i referti di precedenti indagini. In particolare si dovrebbe sempre disporre di una radiografia del torace molto recente.
Svolgimento dell’esame: il tempo necessario per l’indagine è di circa 15 minuti. L’esame si svolge abitualmente in posizione supina ed inizia subito dopo l’iniezione del radiofarmaco. Vengono acquisite 4 o più immagini secondo la situazione riscontrata.
Scintigrafia miocardica perfusionale
L’esame della scintigrafia miocardica perfusionale viene suddiviso in due parti che presso il nostro centro si svolgono in due giorni distinti. Ciò premesso occorre porre estrema attenzione al fatto che per accedere a questa prestazione occorre rispettare i seguenti prerequisiti, in carenza dei quali l’esame non potrà avere luogo:
- la prescrizione dovrà essere dello specialista cardiologo che fornirà una valutazione di base da cui risulti la congruità della richiesta stessa;
- sulla base del quesito diagnostico lo specialista dovrà precisare se il test ergometrico associato alla scintigrafia dovrà essere effettuato in terapia o in wash-out farmacologico;
- il paziente dovrà presentare tutta la documentazione relativa alla propria storia clinica e cardiologica (lettere di dimissione per recenti ricoveri, referti di esami specifici quali coronarografie, studi di emodinamica, report di interventi di rivascolarizzazione bpaoc, ptca, ecc.);
- dovrà infine fornire un elenco preciso dei farmaci compresi nell’eventuale terapia in atto.
Si ribadisce che poichè l’indagine si basa su un test provocativo, non verranno ammessi a sostenere l’esame i pazienti privi di adeguata documentazione attestante lo stato di compenso funzionale della malattia.
Svolgimento dell’esame: l’indagine viene svolta in due sedute in un unico giorno (a riposo e sotto stress); abitualmente lo stress è di tipo fisico (al cicloergometro); nei pazienti impossibilitati a sostenere la prova ergometrica si esegue un test provocativo farmacologico, come deciso dal cardiologo che esegue il test da sforzo.
La preparazione specifica per questa seduta viene comunque sempre preventivamente verificata dal cardiologo. Per l’esame in condizioni basali non è prevista una preparazione particolare.
L’indagine scintigrafica inizia 30 minuti dopo la somministrazione endovenosa del radiofarmaco e si protrae per circa 30 minuti: il paziente deve rimanere disteso ed immobile per tutta la durata della scansione; in casi particolari è necessario tornare in Medicina Nucleare a distanza di alcune ore per completare l’esame.
Dopo lo stress test il paziente deve riprendere l’assunzione dei farmaci eventualmente sospesi.
Orario Apertura
Il servizio è aperto dal Lunedì al Sabato, dalle 7.00 alle 14.00.
Per motivi di riservatezza non verrà fornita telefonicamente alcuna informazione o anticipazione dei risultati.